Il veggente.
Mario è un giovane come altri con i suoi pregi e difetti caratteriali e,come ogni persona, si confronta quotidianamente con la vita d’ ogni giorno, cercando di migliorarsi affidandosi alla Volontà Divina. Egli, dal primo giorno delle Apparizioni, ha offerto se stesso per il Trionfo dell’Immacolata Madre, la quale lo invita alla testimonianza e alla preghiera e alla diffusione del Messaggio della Riconciliazione, sperimentando quanto la Parola di Dio afferma: “tutto posso in colui che mi da forza“ (Filippesi 4:13) e le stupende parole del Salmo 106, versetti 13 -14: “Nell’angoscia gridarono al Signore ed egli li liberò dalle loro angustie. Li fece uscire dalle tenebre e dall’ombra di morte e spezzò le loro catene”. Mario ha avuto molte grazie mistiche nel corso delle Apparizioni della Vergine Maria come l’essere accarezzato o baciato sulla fronte dalla Madre di Dio, ricevendo spesso il Suo abbraccio santo. In più Apparizioni la Madonna gli ha stretto le mani e la sua coroncina, lasciando un intenso profumo di rose freschissime su di essa e rendendo la sua coroncina luminosa. La Vergine usa parole d’ Amore nei suoi confronti chiamandolo spesso “bimbo Mio”, “Mio confidente”, “Mio diletto“, “Servo del Mio Trafitto Cuore prossimo a trionfare”, incoraggiandolo incessantemente ad andare avanti nella sua missione. Chi l’ ha osservato nella vita d’ogni giorno, si è accorto della sua estrema semplicità e mitezza d’animo, della sua capacità d’ascolto e d’accoglienza, del suo desiderio di amare e fare amare la Madre di Dio. Diversi sono i sacerdoti e religiosi che a lui si rivolgono, con rispetto e riverenza, chiedendo preghiera e sostegno nel loro ministero. Tali ministri, si si avvicinano al giovane per comprendere umilmente il Messaggio dell’Apparizione. Nel suo operare, quale discepolo del Signore, si nota in lui l’instancabile azione dello Spirito Divino, che lo anima ininterrottamente nel suo testimoniare e agire. Molti restano colpiti nell’udirlo narrare dell’esperienza straordinaria che vive o argomentare sulla devozione a Maria Santissima e sull’importanza della Consacrazione al Suo Cuore. Diversi increduli e diffidenti, hanno, da subito, creduto nelle Apparizioni, dopo averlo visto e ascoltato, restando disarmati dinanzi alla sua semplicità. E’ ai semplici che Dio si rivela. Mario, modellato nel tempo dai Sacri Cuori, che lo ammaestrano e guidano personalmente, con numerose visioni e locuzioni, cerca di far giungere la Voce del Cielo ai suoi fratelli. Il suo testimoniare è frutto di esperienza e di incontro con Dio Amore. In lui tutti vedono un fratello, un amico capace di ascoltare e accogliere chiunque a lui si rivolga, asciugando spesso le lacrime di chi vive l’esperienza dell’abbandono e del tradimento: un giovane confidente, per strappare alle grinfie del Malefico tante anime, che hanno accolto la sua testimonianza. Mario è solo un veggente, un semplice, che si adopera per la salvezza delle anime, e che narra semplicemente ciò che vive per Divin Volere e per grazia dell’Eterno, un giovane che ha saputo fare della sua vita un offerta a Dio, con gioia e gratitudine. Dovremmo lodare e benedire Iddio per il suo sì alla Chiamata del Cielo. Egli indica la via dei sacramenti e la via delle virtù cristiane come vie di salvezza e vie di intensa unione con Dio Trinità. La sua docilità all’Apparizione della Madre Divina ha operato in lui una profonda crescita cristiana e una trasformazione, sopratutto mediante l’accettazione della Croce di Cristo, che è il suo Stendardo. Continuo è il suo lavoro e la sua dedizione all’Opera di Maria Santissima, affinché sia onorata e amata la Madre di Dio con gli Appellativi rivelati nell’Apparizione, riportando a Dio le anime smarrite nell’oblio della miscredenza e annunciando il Trionfo del Cuore Eucaristico di Gesù nel mondo.
Miracoli Eucaristici.
Sin dai primi mesi delle Apparizioni, Mario ha ricevuto dalla Vergine e ,successivamente da Cristo, la Santa Comunione resa visibile ai presenti convenuti nei giorni di preghiera. Essa è discesa miracolosamente dinnanzi a tutti, che hanno visto l’Ostia Divina, poggiarsi sulla lingua del veggente, venendo così ad essere comunicato direttamente da Cristo o dalla Vergine. La prima volta che tale grazie si manifestò ai presenti fu il 13 Novembre 2009, venerdì, giorno delle Apparizioni. La gente vide scendere un’ Ostia luminosa e grande che Mario ricevette dalle mani della Madonna. Ascoltiamo il racconto del confidente del Cielo: “La Madre Celeste apparve in un alone luminoso che L’avvolgeva. Era vestita con un abito celeste con cinta bianca e sul capo portava un lungo velo bianchissimo. Poggiava sulla nube ed aveva un Rosario bianco nel braccio destro. Una Grande Ostia era sospesa al centro del Suo Cuore”.
La Madonna disse: “Piccolo della Quercia ricevi il Santissimo Corpo di Cristo, adorandoLo profondamente. E’ Mio Figlio che vi porto, affinché capiate che è Lui il Sole della vita. Il Mio Messaggio in questo Venerdì d’amore è :Vivere l’Eucarestia”.
Il 30 Aprile 2010, sarà Nostro Signore a portare la Comunione alla presenza di terzi e questa volta sarà fotografato tale evento di grazia, da una giornalista locale dell’ epoca e le cronache locali riportarono tale segno.
(Mario: Dopo l’Apparizione della Beata Madre, ero in ascolto dei pellegrini per dare consigli ed esortarli alla preghiera. All’improvviso, vidi il mio Signore vestito d’azzurro profondo. Portava con sé l’Ostia Santa e mi donò la Santissima Comunione Eucaristica).
Cristo disse: “Sono Io il Verbo del Padre, il Glorioso Salvatore! Vieni a Me, Mio dilett. Io ti delizierò della Mia Pace e ti offrirò Me stesso, quale Pane Vivo che estingue la fame dell’anima. Ricevi il Mio Corpo Santo, adorandoMi profondamente”.
(Mario: A questo punto, Nostro Signore posò la Santa Ostia sulla mia lingua. Una pace mi pervase e, dentro di me, dissi: “Perdonami Gesù, non sono nessuno per ricevere tanta grazia! Purifica la mia vita e rendila ricca della Tua Presenza”).
Gesù: “Figlio Mio, Io ti amo e, per mezzo tuo, attirerò a Me i cuori che a causa del peccato si sono dispersi nelle tenebre. Vedranno la Luce, poiché Io sono la Luce che non conosce fine”.
Di questi miracoli eucaristici esiste un ampia testimonianza fotografica come pure tutti i segni divini avvenuti al Giardino Benedetto, la gente ne è testimone diretta. Dalle rivelazioni a Mario comprendiamo che la Sacra Particola viene prelevata dai Santissimi Cuori direttamente dai Tabernacoli, visto che l’Eucarestia esiste per virtù della consacrazione dei sacerdoti.
Portando la Comunione a Mario, il Cielo sottolinea l’importanza di nutrirsi del Corpo di Cristo e di mettere al centro di ogni attività l’ Eucarestia. Essa è il Farmaco d’immortalità, per la nostra vita, il Farmaco soprannaturale che la guarisce profondamente. L’Eucarestia è una Persona: Gesù.
Le Sacre Stigmate.
Mario viene chiamato da Nostro Signore Gesù Cristo il Piccolo della Quercia. La Quercia è un albero che simboleggia molto bene la fortezza e la capacità di resistenza contro le avversità. Nel primo Suo messaggio Nostro Signore chiamò così Mario e precisò che della Quercia significa della Croce e ciò in vista della sua dolorosa ma dolcissima partecipazione alle sofferenze di Cristo, attraverso le stimmate ricevute da Mario per la prima volta il 2 Aprile 2010 ai piedi dell’ulivo alla presenza di un sacerdote e di altri fedeli. Era Venerdì Santo. Quel giorno tutti videro Mario ricevere l’apertura delle piaghe, con cospicua sanguinazione. La Vergine disse alla fine di un lungo Messaggio:
“Lodate e ringraziate Dio, per il segno dei segni datovi nel venerdì dei venerdì“.
Nella Sua prima Apparizione, datata 13 Agosto 2009, Cristo disse:
“Piccolo Mario della Quercia, Io sono con te. Ti chiamo così perché diverrai sempre più piccolo, spoglio di tutto e semplice. Della Quercia significa della Croce, perché la Croce ti accompagnerà lungo la Mia Via Salvifica. Ti benedico nel Mio Divin Nome”. Sempre quel giorno Nostro Signore disse: “Figliolo, un giorno non lontano ti renderò partecipe della Mia Passione e Morte di Croce; ti darò le Mie Piaghe come Dono d’Amore. Esse espieranno i molti peccati e ripareranno le mille offese rivolte alla Santissima Trinità. Esse si apriranno e si chiuderanno senza nessuna spiegazione, perchè vengono da Dio e tutte le cose di Dio non sono comprensibili né scrutabili dall’uomo. Io ti dico: la Mia Croce si poggerà su di te. D’ora in poi Noi del Cielo, ti chiameremo sempre più a dedicarti alla diffusione dei santi Messaggi di Vita e alla testimonianza ed evangelizzazione”.
Quel giorno Mario ha visto la Vergine Addolorata-Corredentrice, la quale sosteneva il Crocifisso tra le sue mani.
Dal 2 Aprile 2010 sulle mani, sui piedi, sul costato e sulla fronte di Mario si sono aperte delle piaghe profonde e sanguinose per la prima di innumerevoli volte. Da quel Venerdì Santo, il Piccolo Mario della Quercia soffre atroci sofferenze mistiche per il bene delle anime unitamente a sofferenze morali, ma sul suo volto c’è sempre un sorriso di speranza e di consolazione per tutti. Spesso la sua passione è accompagnata da continue visioni di Cristo e assistito da numerosi Angeli, in modo speciale da Barachiel, suo Angelo Custode. In giorni particolari le stimmate si aprono per poi richiudersi, improvvisamente.
L’11 luglio 2010 Nostro Signore disse:
“Anima mia… Sangue del Mio Sangue.. AdoraMi, lodaMi, ripara le mille offese al Mio Sacro Cuore recate. Piccolo della Quercia vuoi unirti a Me nella Passione d’Amore?“
Mario ha risposto: “Sì, Gesù! “
Nostro Signore: “Oh, figlio Mio, il tuo sì è pieno d’amore! Il tuo sì è l’Amen di carità! Ecco la Mia Croce: accogliLa“.
(Mario: Un dolore atroce mi colpì alle tempie, poi ai piedi, poi alle mani e al costato. Il sangue scendeva abbondantemente. Caddi a terra.. allora apparve l’Angelo Custode a confortarmi).
Nostro Signore Gesù Cristo: “Offri le tue pene a Me, il Diletto, il Santo tra i santi, l’Eccelso! Quando tu offri i tuoi patimenti, la Divina Giustizia si placa e i flagelli si fermano. Figliolo, Io gradisco la tua immolazione ma gli stolti la odiano, ben sapendo la potenza dell’ offerta di sé a Dio, quale sacrificio d’ espiazione.. La Mia bocca è amareggiata, poiché Mi danno a bere calici amari.. Mi danno ancora il fiele, come quando ero appeso al patibolo: il fiele dell’ indifferenza, dell’ immoralità, dell’ apostasia! Diverrà dolce solo quando queste anime si pentiranno dei loro crimini e si prostreranno dinnanzi al Mio Santo Altare, chiedendo perdono. SeguiMi, figliolo”.
Mario partecipa alle sofferenze di Cristo, bevendo anche i Calici Mistici, i quali gli procurano sofferenze fisiche, che lui offre per i figli ministri e per i Pastori del Gregge Santo.
Il 28 luglio 2010, Nostro Signore disse al Suo confidente e messaggero:
“Desideri partecipare alla Mia Croce? Ai Miei santi dolori e bere i Calici?”
Mario: “Sì, Gesù, rendimi partecipe dei Tuoi dolori”.
Nostro Signore: “Le Mie Piaghe sante e gloriose ora si apriranno sul tuo corpo e sarai unito a Me, nel vincolo della Croce d’Amore. Tu sei la stilla del Mio Divin Sangue e il Mio strumento di grazia. Vieni a Me, Io ti sosterrò e, nel deserto che ti creerò attorno, ti nutrirò del Mio Spirito. Tu “piccola pietra”, sarai Mio per l’eternità! Né riceverai aiuto celeste e benedizioni.
AmaMi.. AdoraMi.. Contempla il tuo Signore coronato di spine pungenti, che gli ingrati e bestemmiatori vi hanno conficcato con spietata crudeltà. Sottrai al Mio sacro capo tali spine.. Quanto grande è il tuo amore! Quanto grande è il tuo patire per questa generazione apostata, che con il cieco egoismo si è chiusa a Dio! Vieni a Me… Ora la Mia corona si poggerà su di te, o Mio diletto figlio…”
(Mario: Gesù mi sorrise dolcemente e i Suoi occhi sembravano penetrare con misericordia il mio cuore, che palpitava preso da emozioni.. poi la sacra corona di spine straziò il mio capo ed il sangue fluii…)
Gesù: “Il dolore, se offerto a Me, L’Eterno, equivale a gioia interiore”.
Martedì 16 Febbraio 2010, Cristo disse: “Guarda la Croce, figliolo”.
(Mario: Apparve una Croce in legno, alla destra di Gesù. Era avvolta da aloni luminosi…) “E’ dalla Croce, Albero di Vita Sempiterna, che il tuo Dio e Signore, ti ha redento. Medita sul Mio supplizio. Da Me, l’Agnello Immacolato, sgorga l’acqua purissima della rigenerazione delle anime affrante e assetate di verità! Non si cerchi la verità lontano da Me, poiché Io stesso sono la Verità. Si cerchi Me.. Voglio che tutti si abbeverino alla Mia Sorgente. Ecco la Mia Sorgente, figliolo”.
(Mario: Gesù si squarciò il petto e, estraendo il Cuore, mi fece vedere sgorgare tre Ruscelli d’Acqua purissima…)
Nostro Signore: “Sono i Ruscelli dell’Amore, della Misericordia, della Giustizia. Il Mio Cuore è costituito da Essi. Si venerino il Mio Cuore, le Mie Piaghe, il Mio Sangue, il Mio Volto.. Sono questi i rimedi per i mali del mondo. Voglio strapparvi alla morte, quella eterna per donarvi i Cieli Nuovi e la Terra Nuova. Sto ancora alle vostre porte e attendo che le apriate per accogliere lo Sposo”.
Il 4 Giugno 2010, Gesù disse:
“Vuoi partecipare ai Miei dolori e al Mio strazio?”
Mario: “Sì, Gesù.. Tienimi nel Tuo Sacro Cuore”.
Gesù: “Ebbene ,Piccolo Mio, ora la Mia Croce si poggerà su di te come avvenne nel Venerdì dei venerdì. Offriti al Mio Divin Cuore per alleviare le sofferenze che i miserabili peccatori arrecano a Me, ora dopo ora”.
(Mario: In quel momemto sentii un atroce dolore alle mani e poi vidi il sangue gocciolare dalle mani…) Gesù: “O uomini, il sangue che voi vedete è la catastrofe che vi state attirando e costruendo con il vostro cieco io. L’ egoismo vi rovina, figli Miei. Io vi dico la penitenza, il digiuno, la preghiera, conducono alla salvezza. Confessatevi frequentemente e riceveteMi con più amore e devozione. Noi, Trinità Divina, con Maria l’ Amata Serva della Croce vi stiamo donando i Nostri Cuori”.
Il 22 Giugno 2010 (Mario: “Il Signore mi chiamò a condividere con Lui i dolori della Croce. Sentii la Sua Voce…poi vidi la grande Luce. Gesù apparve vestito di rosso con la Croce dietro le spalle”).
Gesù disse: “Sono Io il Re della pace, il Re dell’amore, il Re della gloria… Vuoi partecipare ai Miei dolori?”
Mario: “Sì, Signore… Sostienimi”.
Gesù: “Bimbo Mio, ora le Mie piaghe si apriranno su di te e soffrirai ancora per l’ umanità intera.. Il tuo sì Mi rallegra”.
(Mario: allora le Sue Piaghe emanarono luce su di me, le piaghe della santa crocifissione si aprirono e il dolore mi buttò a terra. Il sangue scese abbondantemente dalle mani, dai piedi, dal costato, dalla fronte.. Gli occhi si coprirono di sangue e si formò una croce sulla fronte… Il dolore interiore mi straziava…)
Gesù: “Piccolo della Quercia, partecipa alla Mia crocifissione e morte e offriti come vittima d’amore per il tuo fratello. Sii la Mia irradiazione sulla Terra. I tuoi dolori sono pene felici che recano pace e speranza alle Nazioni traviate e alla gente priva di fede. Quando tu offri e dedichi le tue ore all’orazione, sono Io che in quei momenti ti ispiro. Se tu offri e preghi, molti flagelli si fermano perché il Padre guarda le tue pene e per esse si intenerisce e usa Misericordia al mondo, anche se il mondo meriterebbe i più aspri castighi”.
Mario: “Gesù, sostienimi. I dolori sono atroci”.
Gesù: “I dolori sono atroci come i peccati sono atroci per Me. Capisci? E’ il peccato che reca pene atroci. Le tue pene sono un dono, ma molte pene degli uomini sono voluti dal suo peccare. “Cireneo” d’ oggi sei tu e porterai le Mie pene nel cuore sino alla fine dei tuoi giorni. Piccola creatura, calpestata e insultata da molti, ma eletta dal Mio Cuore che vuole donarti amore! Imprimo su di te il Mio Sigillo (La Croce)”.
Il 5 Novembre 2010, durante l’ Apparizione pubblica la Santissima Vergine disse: “Figliolo Mio, oggi Mio Figlio ha stabilito che tu partecipassi alla Sua Passione.. Vuoi dir si a questo desiderio di Nostro Signore?”
Mario: “Sì, Mamma”.
La Vergine: “Figlio Mio, ora le piaghe d’ amore si apriranno e soffrirai ancora nel corpo e nell’anima per aiutare l’umanità alla conversione. Sono piaghe d’ amore perché Dio te le dona nella Sua carità. Sono pene le tue che portano luce e speranza in mezzo alla grande tenebra che ovunque si è diffusa. I chiodi che trapassano il tuo corpo, la sacra corona di spine che ricevi sono un dono del Padre. Figliolo, le tue pene riparano molti oltraggi, sacrilegi, bestemmie. Caro figlio, la Croce che da Venerdì Santo si è poggiata su di te è pesante e dolorosa ma nello stesso tempo gloriosa, perché annuncia il Trionfo dell’ Agnello. Figlioli, lodate la Santa Trinità per il segno dei segni, datovi in questo venerdì di grazia”.
Lunedì 20 Dicembre 2010 la Vergine Maria domandò a Mario di soffrire la Santa Passione per il Sommo Pontefice e gli ha detto: “Mio amato figlio, Piccolo della Quercia, Io sono la Vergine dei Dolori. Vuoi offrire le tue atroci sofferenze fisiche per il Sommo Pontefice, Vicario di Gesù?”
Mario: “Si, Mamma, lo desidero…” La Vergine: “Figliolo, grazie alle tue continue pene e penitenze, grazie al sangue che versi in riparazione dei peccati, il Mio Cuore gioisce. Il Santo Padre è solo tra i lupi, tira la barca, soffre. Aiutalo col tuo offrire. Unisciti all’ Agnello Divino e dì “amen” al Padre, “amen” al Figlio, “amen” allo Spirito Santo e l’ “amen” sia sempre più pieno”. (Mario: Mentre la Vergine Maria mi diceva ciò, sentii un atroce dolore sulle spalle, somigliante a dei colpi di bastoni e di spade appuntite per ferirmi in vari punti della schiena…allora gridai in preda al dolore…erano dei gemiti…poi si presentarono degli uomini vestiti da soldati e, prendendomi di forza, mi scaraventarono sulla parete e mi inchiodarono al muro con dei lunghissimi chiodi. Mentre subivo tutto ciò, vidi tanti demoni che si avvicinavano alla gente, che, come con catene di fuoco, veniva trascinata in pozzi fangosi. La gente però risalì da questi pozzi fangosi e brillò di luce, poiché una Pioggia Profumata la lavava completamente).
Fu allora che la Vergine disse:
“Grazie alle tue sofferenze e alle sofferenze del Piccolo Gregge del Padre, le anime, trascinate dal Serpente, si salvano e ritornano ad una vita cristiana. Le sofferenze portano speranza e luce. Ebbene, Mio diletto, offriti e sii crocifisso per amore, perché l’ amore è crocifissione! Affidati al Mio Cuore con queste pene mistiche e invoca Misericordia e Pietà per le Nazioni della Terra. Offri tutto ciò per il Santo Padre, affinché non sia colpito. Offri tutto ciò per i Vescovi, i Sacerdoti, i Cardinali… Bimbo Mio, Io ti sostengo”.
(Mario: La Vergine rimase a lungo, accarezzandomi il volto…poi tutto scomparve e mi ritrovai a terra in una pozza di sangue, pieno di lividi e ferite, che pian piano scomparirono…)
Dal Messaggio del 14 Settembre 2011, Gesù:
“Mio diletto, oggi la Mia Sposa, onora la Mia Santa Croce, lo strumento della salvezza eterna. E’ con la Croce che ho vinto. La tua missione è innanzitutto soffrire i Miei dolori e bere i Calici Misti del Cuore del Padre”.
Mario: “Mio Gesù, Ti adoro e, contemplando le Tue Piaghe,invoco la Tua Misericordia, la Tua clemenza, la Tua pace sul mondo. Rinnovo il mio si alla Tua Croce”.
Gesù: “Accolgo, figlio Mio, il tuo sì, che è l’ Amen al Mio Volere Divino.
Oggi soffrirai ancora per i figli Ministri che percorrono le vie del mondo, che amano il potere invece del servizio e che indossano maschere d’ ipocrisia, caricando grossi fardelli sui Miei figli. Vieni al Mio Sacro Cuore dal quale si emana la Fiamma dell’ Amore Trinitario. Vieni al tuo Re e Signore. Ricevi la Mia corona di spine pungenti e i chiodi della santa Mia crocifissione”.
(Mario: Vidi apparire sulla stradella, dietro la Croce della Redenzione, due soldati romani. Uno aveva una frusta con uncini alla fine.. L’ altro aveva dei chiodi, un martello, la corona di spine e la lancia. Gesù mi fissava con occhi d’ amore infinito, chiedendomi di offrire la passione a Lui…)
Gesù: “OffriMi la tua sofferenza, Mia vittima espiatrice che plachi l’ Ira del Padre, fermando i flagelli”.
(Mario: Ebbe inizio la tortura che per ore mi tolse il respiro e mi lasciò lividi e ferite profonde ovunque. I soldati mi buttarono a terra con forza e, mettendo i piedi sul mio corpo, mi bloccarono nei movimenti. Con la frusta acuminata venni colpito ripetutamente alle spalle, alle gambe, al torace. Il dolore era fortissimo… poi mi misero la corona di spine sulla testa e scesero rivoli di sangue sul volto. I lunghissimi chiodi a colpi di martello entrarono nelle mani e nei piedi…infine, con la lancia, mi venne traforato il costato.. Tra gemiti e silenzi, Gesù parlò ancora:)
Gesù: “Il dolore ti unirà a Me, l’ Unigenito del Padre, nel vincolo dello Spirito d’ Amore che vive nei secoli eterni. Il sangue che tu versi salverà molte anime che erano nel buio del peccato e diversi ministri e consacrati, ritorneranno all’ Ovile sotto l’ ubbidienza del Mio Vicario. Non temere il dolore: amalo e accoglilo, Piccolo Mio! Ti amo e ti benedico, Piccolo Mio servo, nascosto nelle profondità del Mio Cuore d’ Amore”.
La Santa Vergine disse a Mario il 12 Novembre 2011:
“Soffri, Piccolo Mio, per l’ umanità e divieni vittima del Cuore del Padre, adoperandoti per il Trionfo del Padre. Bevi, bevi i Calici Mistici per i Sacerdoti che non seguono il Mio Gesù e che amano il potere. Dio ha amato la povertà. Nella povertà vi ha parlato e s’è fatto uomo. Cosa avete fatto del Vangelo? Lo state cambiando? Immòlati per i figli Ministri che hanno perso la fede e stanno ambendo al potere, al lusso, alla vanagloria, al denaro”.
Sulla Passione del Piccolo della Quercia, vi sono testimonianze scritte a conferma della veridicità dei fatti accaduti. Il 5 Marzo 2012 la troupe della trasmissione televisiva “Mistero” riprese la fenomenologia delle stimmate di Mario alla presenza di Sacerdoti e religiosi convenuti all’ Apparizione. Su vari fazzoletti posti sulla sua fronte per asciugare il sangue delle ferite della Coronazione di spine, si impressero delle scritte e delle forme sacre. Su di un fazzoletto vi si formarono le seguenti scritte e immagini: Ave Maria, una Croce, un Cuore e le grosse gocce di sangue, come segno della condivisione che Mario vive coi dolori dell’Agnello Santo. E’ davvero toccante rivivere da vicino la Passione di Cristo, mirando questo giovane, patire le pene della flagellazione e crocifissione, come solo poche anime mistiche sperimentano nel loro cammino spirituale. Il Messaggio di queste pene mistiche è l’ unione con Gesù, attraverso la santa sofferenza.